E’ primavera inoltrata, il sole ed il caldo si alternano alla pioggia ed ecco che nell’orto, nelle aiuole fiorite, persino nelle cassette di fiori in terrazza, oltre alle nostre amate piante crescono (e con quale rapidità!) anche tante altre specie vegetali. Arrivano da sole, portate magari dal vento, costringendoci a noiose sedute di diserbo e non c’è bisogno di dirlo, è sempre meglio preferire quello manuale a quello chimico! Anche perchè questa operazione può facilmente trasformarsi anche in un’interessante e gustosa raccolta, visto che tra le varie erbacce che dobbiamo estirpare si nascondono spesso anche diverse specie commestibili, che possiamo utilizzare tranquillamente in cucina, nelle preparazioni più varie.
Una tra le mie preferite è il farinaccio (nome scientifico Chenopodium album L.), che proprio in questo periodo inizia ad occupare i nostri orti. Si tratta, in poche parole, di una sorta di spinacio selvatico, molto gustoso e ancora più ricco in ferro. Se ne raccolgono, per l’uso culinario, le foglie, meglio se giovani e “sottili”, da maggio e per tutta la primavera – estate.
Come riconoscerlo in pratica? Ecco qualche immagine e qualche dritta!