È un fiore molto particolare: si chiama Elleboro e fiorisce d’inverno.
È ormai abbastanza raro vederne in natura: per cui se lo trovi, non raccoglierlo… anche perchè è velenoso! 🙂
L’elleboro è un bellissimo fiore invernale, anche se velenoso: cresce spontaneamente nei boschi e fiorisce di solito intorno a febbraio. In commercio invece lo trovi già da metà novembre. Oltre a crescere spontaneamente alcune specie e varietà vengono infatti anche coltivate come piante in vaso o come fiori recisi. La mia idea di sostenibilità prevede che ogni fiore abbia la sua stagione: non comprare le rose d’inverno, compra gli ellebori!
Io e l’elleboro
L’elleboro, chiamato anche la Rosa di Natale proprio per la sua fioritura invernale, è un dono inaspettato della natura. Questa sua peculiarità di fiorire in inverno, quando la maggior parte dei fiori si riposa, mi affascina tantissimo, come mi piace che sia un fiore bisognoso di poche cure per crescere e prosperare.
Ama il freddo e l’altitudine: sopporta con nonchalance anche la rigidità dei – 15°C ed è ancora “sorridente” a 1200 metri. È proprio un fiore con un carattere forte!
È una pianta rustica che spesso è stata messa da parte in passato a causa del suo profumo non proprio gradevole, secondo alcuni. Ma oggi per fortuna sta tornando in auge, finalmente!
I colori dei fiori vanno dal bianco al verde, dal rosa fino anche al rosso. Nella mia zona è presente Helleborus viridis, che ha fiori grandi e verdi, e una struttura che va dai 10 ai 40 cm di altezza massima circa.
L’Elleboro è, botanicamente parlando, una Ranunculacea (cioè fa parte della stessa famiglia di Ranuncoli, Anemoni e molte altre piante), ed è un’erbacea perenne che si trova un po’ in tutta Europa: ci sono almeno 30 specie conosciute, di cui diverse vegetano nelle zone boschive delle Alpi e dell’Appennino.
L’elleboro in passato
L’elleboro è stato utilizzato in antichità per diversi scopi: i filosofi greci pare lo adoperassero per raggiungere uno stato di ipnosi e avvicinarsi a quella che oggi chiameremmo meditazione. Tra i Greci era usato anche come arma da guerra: con l’Elleboro avvelenavano i pozzi in cui i nemici si approvvigionavano di acqua. Gli alchimisti utilizzavano le foglie essiccate dell’elleboro per preparare un elisir di lunga vita.
Fu una pianta per molto tempo associata alle streghe per il suo effetto un po’ “magico”. Usata prima per curare la pazzia e poi anche in campo erboristico per la preparazione di prodotti diuretici e purganti, oggi non lo è più, visto che si possono ottenere gli stessi risultati con erbe molto meno pericolose. Perchè l’elleboro, è bene non dimenticarlo, contiene un’alta quantità di sostanze tossiche, soprattutto nella parte sotterranea (rizoma e radici), per questo è meglio tenere sempre lontani bambini e animali domestici.
Abbi cura di lavarti sempre le mani ogni volta che maneggi stelo, foglie e soprattutto radici di Elleboro (che sono la parte più tossica!), e non farci tisane, mi raccomando!
Coltivare l’elleboro
L’elleboro è una pianta da esterno che predilige i terreni umidi e leggeri: è una pianta da sottobosco e non ama il sole diretto, per questo vegeta bene e fiorisce in inverno, quando il sole è basso e scalda poco!
Può essere coltivata sia in giardino che in vaso. Resiste benissimo alle basse temperature e al gelo: nei giardini, anche nelle zone ombrose, le foglie cresceranno verdi tutto l’anno, o quasi, e i fiori sbocceranno d’inverno, dando un tocco di colore inaspettato al tuo angolo di verde.
Se vuoi coltivarla usa un terriccio ben drenato ricco di calcio e di argilla, annaffiala solo nei periodi di siccità, e concimala una volta all’anno, sarà più che sufficiente.
Tu e l’Elleboro
Se vuoi acquistare l’Elleboro fallo d’inverno: preferisci sempre fiori di stagione a quelli che non lo sono! L’ho già detto ma non mi stancherò mai di ripeterlo perché ci tengo davvero tanto: non comprare rose o girasoli a dicembre, le alternative ci sono! 🙂
Se li acquisti l’ideale è prenderli come piante in vaso, così potrai prendertene cura anche semplicemente piantandoli in giardino, e loro fioriranno anno dopo anno, perché sono perenni.
L’ideale sarebbe sempre scegliere fiori di coltivazione a basso impatto ambientale e produttori locali che coltivino biologico. Purtroppo nel settore dei fiori in Italia questo approccio non è ancora molto diffuso e non è ancora così facile trovare di queste realtà, ma se da consumatori iniziassimo a chiedere fiori locali, o quantomeno italiani, o ancora meglio biologici, beh il cambiamento potrebbe partire anche da noi, no?
Gli ellebori si trovano in commercio generalmente da metà novembre fino a fine gennaio-febbraio. Le fioriture spontanee nei boschi si hanno invece proprio a partire da febbraio, di solito nel periodo di carnevale (e infatti da queste parti sono chiamati comunemente proprio “i carnevai”, cioè i carnevali) ma dipende dall’andamento della stagione, dalle temperature e dalle piogge. La cosa migliore è sempre andare a verificare con una bella passeggiata tra i boschi! Ma se trovi degli ellebori spontanei, mi raccomando non coglierli! Sono piante ormai rare (anche gli ellebori verdi, una volta così comuni) e non è bene raccoglierle! Approfitta piuttosto per fare qualche bella foto da mettere magari su Instagram o Facebook e rendere la loro bellezza immortale!
E se hai voglia di saperne di più sui fiori di questo periodo puoi venire anche ad uno dei laboratori che ho in programma per febbraio, ti aspetto!